21 SETTEMBRE - 2 NOVEMBRE 2024
VERNISSAGE SABATO 21 SETTEMBRE H 11-13
Viale Sant'Antonio 59/61 (Varese)

ROBERTO BERNANRDI: DOLCI D'AUTORE

Nella prima sala della Galleria PUNTO SULL'ARTE, Roberto Bernardi espone le sue composizioni di caramelle, lecca-lecca e biscotti dipinte ad olio su tela. Questi soggetti, come orsetti di gomma e biscotti Oreo, sono una metafora della società contemporanea. Le forme accattivanti e i colori vivaci dei prodotti di consumo servono a rappresentare come la società nasconda difetti e debolezze dietro una facciata perfetta, simile a un guscio dolce che maschera la vera natura di ciò che c'è dentro.

OLTRE I LIMITI DELL'IPERREALISMO

Roberto Bernardi utilizza la fotografia come punto di partenza per la realizzazione dei suoi dipinti e sculture, un aspetto che ha riconosciuto come cruciale, specialmente agli inizi della sua carriera. In un'intervista a Rai TG2 Storie, ha raccontato delle sue visite a musei italiani ed europei, dove perfezionava la sua tecnica e fotografava i quadri per analizzarli nel dettaglio. Ma si badi bene: i suoi dipinti non sono semplici riproduzioni fotografiche, ma qualcosa di più complesso e profondo.

Bernardi trascorre molte ore in studio, immerso tra cavalletti, obbiettivi e luci, senza naturalmente mancare i dolciumi, sistemati in composizioni guidati dal suo istinto. Una volta raggiunto lo scatto perfettoo lo rielabora a computer risaltandone i colori e riflessi. Dopo di che, arriva il momento della pittura e Bernardi da inizio alla magia. La foto diventa solo una guida, velatura dopo velatura, superando i limiti dell'iperrealismo, realizzando composizioni che sembrano pulsare di vita propria.

MUSEI E COLLEZIONI PRESTIGIOSE

Il modo unico di Roberto Bernardi di rappresentare la realtà, soggetto dopo soggetto, lo ha reso celebre a livello mondiale. Nel 2010, l'azienda Eni ha acquisito una sua opera per la sua collezione, e nel 2012 ha iniziato un tour in importanti musei internazionali. Molte sue opere fanno parte di prestigiose collezioni, tra cui quella del museo Thyssen-Bornemisza di Madrid, che nel 2022 lo ha coinvolto nella mostra "Hyperrealism in the Blanca and Borja Thyssen-Bornemisza Collection" e ha acquisito un suo grande olio su tela e una scultura in resina raffigurante i biscotti Macarons

VALENTINA DIENA: MAESTRA DEL TEMPO LENTO

Giovane artista classe 1996, ha sviluppato la serie "Icons" esplorando il concetto del nascosto e del vedo-non vedo. Nei disegni esposti in "Sweet Icons", realizzati con matite colorate, il soggetto non viene rivelato completamente, ma è celato sotto strati di nastro adesivo con la scritta "fragile", evidenziandone solo la silhouette. 

Diena trae ispirazione da riferimenti alla società contemporanea, come la controversa banana di Maurizio Cattelan ("Comedian") e le celebri sculture "Balloon Dog" di Jeff Koons. Diena reinterpreta queste immagini, puntando sull'identità consolidata che li rende riconoscibili anche solo attraverso i contorni. Il nastro adesivo "fragile" diventa per l'artista un mezzo per riflettere su questa identità, sulla sua fruizione e diffusione, nascondendo i soggetti per offrire una nuova prospettiva. Questi oggetti oscillano tra "uso quotidiano" e "oggetto di desiderio".

FRA TRADIZIONE E CONTEMPORANEO

Per la maggior parte di noi le matite colorate sono un po' come delle macchine del tempo, che ci riportano ai tempi della scuola. Per Diena questo strumento così semplice eppure così completo é il suo cavallo di battaglia. Abile nell'analizzare la realtà velatura dopo velatura, attraverso un lavoro che, come dice lei, è anche un esercizio mentale.

Nel corso dei suoi studi presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, Diena ha sperimentato anche altre tecniche artistiche, ma nulla è pari a loro, alle sue amate “Caran d’Ache Luminance” che da semplice strumento si sono trasformate in un prolungamento del suo essere. 

UNA CARRIERA IN ASCESA:

Alcune sue opere selezionate sono attualmente esposte nella Stadtgalerie di Kiel e successivamente, in occasione della seconda tappa del premio, si sposteranno nelle sale del Museo MART di Trento e Rovereto.
Tra i suoi lavori “Farewell” ha riscosso un grande successo, tanto che è stato acquistato dalla Fondazione per la collezione permanente. Diena è un’artista in ascesa, il cui linguaggio unisce, in stupefacenti composizioni pop, tradizione e contemporaneo.

CLAUDIO FILIPPINI: DAL PAESAGGIO AL POP

Ed infine ecco Batman, il tassello finale che completa Sweet Icons. Ma non è un Batman comune, non lo vediamo infatti battersi contro Joker in rocambolesche avventure per salvare Gotham City ma, con tanto di travestimento al completo, è impegnato a lavorare a maglia, a prelevare al bancomat o a gustarsi una pizza d’asporto.

Filippini, pittore bresciano e discendente della tradizione figurativa lombarda, sorprende con i suoi atipici ritratti dell'eroe DC Comics esposti in "Sweet Icons". Nato a Castenedolo nel 1953, Filippini era conosciuto per i suoi paesaggi di periferie desolate, marciapiedi bagnati e scorci urbani, oltre che per le sue vivaci cartoline dall'America. Con questa mostra, però, l'artista si allontana dai suoi temi abituali, offrendo una nuova interpretazione che cattura l'attenzione.

Noto per il suo uso rigoroso dell'olio su tela, è spesso paragonato a Ennio Morlotti e Edward Hopper, ma i suoi riferimenti pittorici includono Richard Estes, Antonio Lopez, Andrew Wyeth e Diego Velázquez. Si definisce un "figurativo preciso", alludendo all'ultra HD, ma in realtà nasconde dettagli volutamente imperfetti nelle sue opere. Piccoli segni di pennello, quasi impercettibili, sono disseminati nelle sue tele, offrendo una sofisticata sfida visiva: sono presenti per l'occhio attento e influenzano lo spettatore anche senza che ne sia pienamente consapevole.

PER MAGGIORI INFO: 

ORARI DI APERTURA:
MARTEDÌ-SABATO: 9.30-17
CONTATTO TELEFONICO: +39 0332 320990
EMAIL: INFO@PUNTOSULLARTE.IT

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